Gli uffici negli anni ’60 erano in qualche modo molto diversi, sebbene esistano ancora alcuni elementi comuni. I primi due decenni del dopoguerra hanno visto una grande attenzione alla ricerca psicologica di tutti i tipi negli Stati Uniti e il ‘impiegato’ non ha fatto eccezione. Questa ricerca tuttavia ha comportato alcuni cambiamenti duraturi nell’ambiente fisico dell’ufficio e ha costituito l’inizio delle partizioni degli uffici di oggi.

Ricerca

La Herman Miller Research Corporation nel 1960 studiò come gli uffici funzionavano con la ricerca condotta principalmente da un uomo chiamato Robert Propst. In quel momento molti uffici utilizzavano un layout puramente aperto: molte file di banchi in uno spazio aperto con tutti in grado di vedere e di essere visti da tutti gli altri. C’era un aspetto standardizzato a tutto. La ricerca di Propst rileva tuttavia che nell’ufficio moderno c’erano molte più informazioni da trattare per l’individuo rispetto a quelle che erano state in passato, e il design aperto non era totalmente favorevole a facilitare la gestione e la comprensione di queste informazioni. I risultati della ricerca hanno indicato che le persone avevano bisogno di privacy e avevano anche bisogno di personalizzare lo spazio di lavoro in misura maggiore. Avevano anche bisogno di un buon grado di libertà di movimento e di quale posizione si sedessero per adattarsi al meglio al compito che stavano cercando di completare, e così non soffrirono fisicamente di stare seduti nella stessa posizione tutto il giorno. Accoppiato con questi ritrovamenti è sembrato importante che i movimenti individuali dei lavoratori non distraggano gli altri, e quei lavoratori non sono stati distratti da coloro che li circondano. Il risultato verso la metà degli anni ’60 fu l’uso di mini partizioni multi-lato dello spazio ufficio per creare quelle che potremmo definire come stazioni di lavoro o cubicoli. Oltre a contribuire a dipendenti più produttivi, questi hanno permesso all’azienda di sfruttare al meglio l’ampio spazio del pavimento. Sebbene l’ambiente del cubicolo abbia avuto le sue critiche nel corso degli anni, ha legittimato e portato alla divulgazione del suo successore della partizione dell’ufficio.

L’ufficio oggi

L’ufficio di oggi mescola le idee pre e post anni ’60. Ad esempio, c’è stato un nuovo spostamento verso un ambiente di piano più aperto, con la differenza che le persone sono generalmente più individualizzate e libere di movimento al loro interno. Le pareti divisorie per ufficio possono ora assumere molte forme, dal solido look da ufficio – corridoi, pareti e porte – fino agli spazi in vetro trasparente. I progressi nella produzione economica e nell’uso del vetro temperato come un legittimo arredamento interno hanno creato strutture di partizione spettacolari ed esteticamente gradevoli. La pellicola sul vetro può effettivamente rappresentare qualsiasi design, marchio o immagine, e sebbene queste divisioni dividano bene lo spazio, forniscono un fantastico isolamento (temperatura e acustica), garantendo nel contempo l’abbondanza di luce che può fluire attraverso l’ufficio.